Decameron Sintesi e analisi della prima novella della quinta giornata

Decameron Sintesi e analisi della prima novella della quinta giornata


Quinta giornata, cade di martedi, la regina è Fiammetta, il tema è quello degli amori a lieto fine.

Ricordiamo che il lieto fine nel Decameron bisogna conquistarselo, inoltre vi è un meccanismo di ribaltamento tra la quarta e la quinta giornata: si passa dagli amori con infelice fine a quelli con lieto fine.

Si è detto che quelli degli amori a lieto fine, sono i temi che Boccaccio preferisce, la potenza dell’amore e dell’eros,  l’istinto e la forza della natura, sono caratteristiche umane che il Boccaccio si prefigge di rappresentare e descrivere in questa novella.

E’ questa anche la giornata in cui vi è una delle novelle più belle di tutto il Decamerone, ovvero quella di Nastagio degli Onesti, così bella da essere rappresentata o meglio ancora illustrata da Sandro Botticelli su commissione di Lorenzo il Magnifico. Anche Nastagio degli Onesti per conquistarsi l’amore, il lieto fine deve passare per mille peripezie, l’amore per la figlia di Paolo Traversari è molto forte.

Tuttavia la novella di Cimone ed Efigenia, insieme a quella di Nastagio degli Onesti e di Federico degli Alberighi rappresentano un trittico in cui lo scopo è il medesimo: conquistare l’amore della loro amata. Certo le modalità con cui si arriva al lieto fine è diverso per tutte e tre le novelle.

Protagonista della prima novella è Cimone, figlio del ricco cipriota Aristippo. Cimone non è il massimo della brillantezza, è preso in giro dai suoi compaesani a causa del suo scarso intelletto e dei suoi modi bestiali.

Cimone è un rustico e come tale il mondo dei rustici gli appartiene. E’ un uomo selvaggio che viene mandato dal padre a lavorare in fattoria. Cimone non vive affatto la cosa come punizione.

Costui mandato a lavorare nei campi dal padre, un giorno vede scorge in un boschetto una donna che dorme sotto un albero. E’ questa Efigenia, bella, nobile e figlia di Cipseo.

Cimone alla sua vista, viene preso da una sorte di visione, iniziando a contemplarla, non la sveglia perché scorge in ella le sembianze di una dea. In quel momento Cimone conosce per la prima volta l’amore e la bellezza. Cossiché quando la donna si sveglia e trova Cimone estasiato, quasi si spaventa e cerca di sottrarsi alle lusinghe di lui, che ora vuole a tutti i costi conquistarla.

Va dal padre e dice di voler cambiare abbigliamento, riesce addirittura a modificare la voce.

Ecco il momento importantissimo, l’artifizio di Boccaccio. Boccaccio fa intraprendere a Cimone una vera e propria trasformazione: da ignorante diventa maestro di lettere e di filosofia, nonché campione di eleganza. Adirittura passa all’essere stratega nell’arte della guerra, fino a divenire corsaro. Si completa così la metamorfosi per virtù d’amore.

Ritornando ad Efigenia, la donna che rapito l’intelletto di Cimone, costei purtroppo per l’uomo è promessa in sposa al giovane Pasimunda dell’isola di Rodi.

Ancora una volta per modificare il corso degli eventi, il vinto d’amore, ormai pieno di sé, cosciente delle sue forze, deve e vuole ‘bloccare’ il matrimonio dei due.

Ecco come si era detto prima che Cimone diviene abile corsaro; prepara una nave e si spinge verso Rodi, dove un’altra nave stava trasportando Cimone ed Efigenia.

Cimone riesce a prendere Efigenia dalla nave, ma abile stratega pensa di non poter tornare subito a Cipro; dirigendosi a Creta, la sua nave va in balia d’una tempesta, e senza accorgersene i due arrivano sull’isola di Rodi. Riconosciuti e catturati vengono messi in galera. Ma il fato o la forza d’amore li aiuta: lo stesso giorno in cui si sposano Efigenia e Pasimunda, si sposa anche il fratello di quest’ultimo Ormisida, con Cassandra. Tuttavia di Cassandra è invaghito anche il governatore di Rodi Lisimaco che decide di chiedere consiglio proprio a Cimone.

Lo stratagemma: rapire entrambi le donne subito prima delle nozze. La cosa avviene non senza spargimento di sangue; lo stesso Ormisida viene ucciso da Cimone. La nave con le due donne rapite fa rotta verso Creta, per poi le due coppie ritornare in patria dove vivono felicemente la loro storia d’amore.

Ripartendo un po’ da questa novella: abbiamo un prologo dove si assiste al cambiamento di Cimone da uomo rozzo, mai interessato alle donne, si trasforma in uomo straordinario, cambiato dall’amore. In poche parole diviene uomo ‘savio’.

Con le due coppie in gioco nella novella si parla di “reduplicatio”. Boccaccio vuole dimostrare quanto bene faccia l’amore sull’uomo, ma nel contempo narra anche una novella d’avventura marinara. Il mare in questa novella è una componente importantissima: segna il passaggio da novella esemplare a novella d’avventura.

Molti studiosi hanno rilevato come si senta l’influsso del romanzo tardo alessandrino in questa novella.