Dante Alighieri riassunto sulla nascita
Dante Alighieri riassunto sulla nascita
Dante Alighieri: riassunto sulla nascita,vita pubblica ed esilio
LA VITA( 1265-1321)
Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio del 1265; cinque anni dopo la battaglia di Montaperti, in cui i ghibellini di Manfredi, con a capo Farinata, avevano sconfitto la guelfa di Firenze; un anno prima della battaglia di Benevento tra Carlo d’Angiò e Manfredi, che segnò la definitiva vittoria guelfa in Toscana ed in Italia.
Il padre fu un Alighiero, appartenente alla piccola nobiltà e di modesta condizione sociale, uno dei pochi guelfi non esiliati da Firenze dopo la rotta di Montaperti; la madre, donna Bella, d’ignoto casato, morì presto, e il padre passò a seconde nozze con donna Lapa, figlia di Chiarissimo Cialuffi, che diede a Dante almeno due fratellastri: Francesco e Tana( Gaetana).
A nove anni Dante conobbe Beatrice, figlio di Folco Portinari, un nobile fiorentino la cui casa era prossima a quella degli Alghieri (nel quartiere di San Martino Vescovo): la rivide nove anni dopo e se ne invaghì perdutamente.
Ma Beatrice andò in moglie a Simone de Bardi, appartenente ad una ricca famiglia di banchieri; e morì nel giugno del 1290, a soli 25 anni.
Dopo la morte di Beatrice, Dante ebbe un periodo di depressione psicologica e, forse, anche di vita dissipata (cosiddetto traviamento), di cui possono essere testimonianza l’amore per la “donna gentile”, descritto poi nella “Vita Nuova” e il contrasto con Forese Donati.
Il ricordo di Beatrice e la fraterna amicizia con Guido Cavalcanti, sospingono Dante a mutar vita: dedito agli studi filosofici , frequentando scuole d’ ecclesiastici, specialmente quelle dei francescani in S.Croce e dei domenicani in S. Maria Novella; stringe amicizia con Brunetto Latini, studia Virgilio e S. Tommaso, legge Boezia e Cicerone, ecc.
Sposa poi Gemma, figlia di Manetto Donati, ed ha dal matrimonio vari figli: Jacopo, autore di un poema scientifico, e commentatore dell’”Inferno”; Pietro , che commentò la “Divina Commedia”; Antonia, che si chiamò Beatrice monacandosi in Ravenna; e forse anche un Giovanni, menzionato in un atto lucchese nel 1308.