da Myricae lavandare temporale il lampo
- LAVANDARE
- Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
- resta un aratro senza buoi che pare
- dimenticato, tra il vapor leggero.
- E cadenzato dalla gora viene
- lo sciabordare delle lavandare
- con tonfi spessi e lunghe cantilene:
- Il vento soffia e nevica la frasca,
- e tu non torni ancora al tuo paese!
- quando partisti, come son rimasta!
- come l’aratro in mezzo alla maggese.
- TEMPORALE
- Un bubbolìo lontano. . .
- Rosseggia l’orizzonte,
- come affocato, a mare:
- nero di pece, a monte,
- stracci di nubi chiare:
- tra il nero un casolare:
- un’ala di gabbiano.
- IL LAMPO
- E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d’un tratto;
come un occhio, che, largo, esterrefatto,
s’aprì si chiuse, nella notte nera.