da cosa ha avuto origine l’anarchia

da cosa ha avuto origine l’anarchia

da cosa ha avuto origine l’anarchia


L’anarchia è una concezione politica nata nella seconda metà del XIX secolo, basata sull’idea di un ordine fondato sull’autonomia e la libertà degli individui contrapposto ad ogni forma di Stato e di potere costituito.

Sono varie le interpretazioni che gli anarchici danno dell’idea di anarchia, la quale, nel corso della sua storia, non è mai stata una dottrina sempre politicamente uniforme e armonica. Tutte le interpretazioni hanno tuttavia come nucleo centrale un elemento comune costituito dalla necessità dell’annullamento dello Stato: tutti gli anarchici sono cioè concordi nel considerare l’abolizione dello Stato condizione necessaria per il successo della dottrina anarchica.

L’idea di Anarchia nasce nell’antichità in accezione puramente negativa come degenerazione dello stato e come mancanza di ordine (ανά αρχή). Lo storico greco Polibio la include in un disegno “ricorsivo” (anaciclosi)] della storia dei popoli come derivazione dello stadio peggiore dell’evolvere umano causato dalla degenerazione della democrazia in oclocrazia (governo della massa). Dalla condizione di anarchia, descritta come “disordine e trionfo degli istinti brutali” la stessa natura umana avrebbe permesso che la storia continuasse il suo percorso ciclico con la nascita di una monarchia.

Sebbene nella storia dell’uomo siano esistite numerose realizzazioni di società e organizzazioni basate su principi anarchici, la Comune di Parigi del 1871 è stato forse il primo tentativo di società anarchica a guadagnarsi risonanza globale; si ricorda il commento di Michail Bakunin, uno dei grandi pensatori storici dell’anarchia. Fu però molto importante anche l’esperienza della Makhnovicina, cioè l’Ucraina insorta sotto la guida del generale contadino Nestor Ivanovich Makhno e la resistenza della città russa di Kronstadt. Entrambe queste esperienze vennero cancellate dalla normalizzazione sovietica attraverso l’utilizzo dell’Armata Rossa comandata dal generale Lev Trotsky

Altre realizzazioni concrete e vaste dei principi anarchici nella società si ritrovano durante la guerra civile in Spagna, durante la quale i lavoratori, spesso attraverso le organizzazioni anarco-sindacaliste come la Confederación Nacional del Trabajo (CNT) in Catalogna e Aragona, hanno dato prova di autogestione dei trasporti pubblici e delle aziende produttive sia industriali che agricole; attraverso le assemblee di base furono realizzate collettivizzazioni delle terre confiscate ai latifondisti e, in alcuni casi, fu addirittura abolita la proprietà privata. Questo capitolo si chiuse a causa di una sconfitta militare, infatti oltre a combattere i nazionalisti di Francisco Franco (appoggiato dall’Italia Fascista e dalla Germania Nazista), gli anarchici dovettero guardarsi anche dagli stalinisti, con cui ebbero a Barcellona scontri, e a cui Stalin vietava di dare armi agli anarchici.

Negli Stati Uniti il movimento anarchico è stato spesso associato all’individualismo del filosofo e letterato Henry David Thoreau e al suo esperimento-libro Walden. Anche Ralph Waldo Emerson è stato spesso associato agli anarchici “creatori”.

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