con piu m’allungo piu me prossimana parafrasi

con piu m’allungo piu me prossimana parafrasi

Guittone d’Arezzo


Con più m’allungo, più m’è prossimana
la fazzon dolce de la donna mia,
che m’aucide sovente e mi risana
e m’ave miso in tal forsenaria,
che ‘n parte ch’eo dimor’ in terra strana,
me par visibil ch’eo con ella sia,
e un ‘or credo tal speranza vana
ed altra mi ritorno en la follia.
Così como guidò i Magi la stella,
guidame sua fazzon gendome avante,
che mi par e incarnat’ella.
Però vivo gioioso e benistante,
chè certo senza ciò crudele e fella
morte m’auciderea immantenante”.


Il poeta afferma che è lontano dalla sua amata , ma l’amore lo porta ad una tal follia da vederla vicino a lui in carne ed ossa. Lei per lui è come la stella che guidò i Magi e lo guida facendolo felice.S enza di lei morirebbe.

PARAFRASI :

Quanto più m’allontano io più sento vicino il dolce viso della mia donna, che mi fa morire e dopo mi dà gioia facendomi andare in uno stato di follia,che, mentre sto in terra straniera, mi pare che io stia con lei; e in momento credo tale speranza vana e in un altro ricado nella follia di averla vicina.Così, come la stella guida i Magi , mi guida il suo viso andandomi avanti ch’ella mi pare in carne e ossa.Però vivo gioioso e felice in quanto senza ciò una morte crudele e malvagia mi ucciderebbe subito.

Livello metrico
Sonetto con rime alternate (ABAB, ABAB) nelle quartine e invertite (CDC, DCD) nelle terzine. La sinalefe è presente (es: verso 3,13), come pure la sineresi (versi 3,14)

Retorica:

Similtudine al v.9 , Endiadi al v.13 .

Stile

Nel testo sono comunque presenti espressioni popolari fiorentine : prossimana , fazzon, forsenaria e gendome.

Temi

Nel sonetto risuonano motivi della tradizione cortese: la donna è vista come una guida .Appaiono tuttavia i richiami alla realtà terrena, alla fisicità femminile della donna protagonista del sonetto: il suo viso porta il poeta ad uno stato di euforia in modo da vedere la sua donna davanti a lui in carne e ossa.