CIVILTA ISLAMICHE

CIVILTA ISLAMICHE

CIVILTA ISLAMICHE


La diffusione della religione islamica, nel corso dei secoli VII e VIII, favorì la nascita e lo sviluppo di una civiltà islamica che ebbe un’arte, un’architettura e un sapere propri. Gli studiosi islamici salvaguardarono il sapere antico e diedero un importante contributo allo sviluppo della scienza.

IN CHE MODO SI DIFFUSE L’ISLAM?

L’islam si diffuse soprattutto grazie alle conquiste militari. Il profeta Maometto aveva conquistato la città di Medina, nell’odierna Arabia Saudita, e sconfitto le tribù del deserto arabo. Dopo la morte di Maometto, avvenuta nel 632, i territori islamici furono governati da una serie di sovrani chiamati califfi. Califfo (che deriva dall’arabo khalifa, “successore”) è il termine con cui si designarono i successori di Maometto alla guida della nazione islamica. I califfi detenevano sia il potere religioso sia quello politico.

I primi quattro califfi furono soprannominati Rashidun, che significa “i ben guidati”, e governarono dal 633 al 661. Nel corso di quegli anni, gli eserciti islamici diffusero la nuova religione attraverso l’intero Medio Oriente, l’Egitto e l’Iran. Nel 661 i territori islamici passarono sotto il controllo della dinastia dei califfi omayyadi.

I CALIFFI OMAYYADI

I califfi omayyadi proseguirono l’espansione dell’islam. Ad est conquistarono l’Afghanistan, il Pakistan e parte del nord dell’India. Furono fermati sul confine con la Cina da un poderoso esercito cinese. A ovest, gli omayyadi presero il controllo del resto del Nord Africa, dopo di che invasero l’Europa, passando dal Marocco alla Spagna. Conquistarono gran parte della Spagna e da qui marciarono verso la Francia, dove però furono sconfitti nel 732 da Carlo Martello, nonno del primo imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo Magno.

GLI ABBASIDI

Sebbene gli omayyadi avessero conquistato numerosi nuovi territori, essi diventarono molto impopolari in Arabia, il centro spirituale dell’islam. Scoppiarono ribellioni e guerre civili, finché, nel 750, gli omayyadi furono spodestati e sostituiti da una nuova dinastia di califfi, gli abbasidi.

I primi califfi abbasidi furono sovrani potenti. Nel 762 il califfo Abu Jafar al-Mansur stabilì una nuova capitale a Baghdad. La nuova città era stata splendidamente progettata, con molte fontane e giardini. Tra i numerosi e grandi edifici spiccava la Dar al-Hikma (Casa della Saggezza), che ospitava una biblioteca e un centro di traduzioni.

HARUN AR-RASHID

Il più famoso dei califfi abbasidi fu Harun ar-Rashid, che governò dal 786 all’809. Sotto di lui Baghdad divenne una delle città più grandi e più ricche del mondo. Ogni giorno, lunghe carovane di cammelli portavano a Baghdad beni preziosi provenienti da ogni regione del mondo islamico, e oltre: metalli preziosi dalla Spagna, essenze profumate dall’Egitto, spezie dall’India e sete dalla Cina. Harun usò una parte di queste ricchezze per favorire lo sviluppo delle arti e della letteratura. La Casa della Saggezza di Baghdad divenne uno dei più importanti centri di studio del mondo.

IL DECLINO DEI CALIFFI

Nel corso del IX secolo popolazioni turche provenienti dall’Asia centrale migrarono in Medio Oriente. Migliaia di guerrieri turchi si unirono agli eserciti islamici e i loro ufficiali conquistarono a poco a poco il potere politico. A partire dai primi anni del X secolo, i califfi abbasidi persero il potere e diventarono semplici figure di rappresentanza. Contemporaneamente, diverse dinastie locali si insediarono in varie parti del mondo islamico, come ad esempio i fatimidi in Egitto.

Dalla fine dell’XI secolo i califfi dovettero anche fronteggiare le invasioni da parte dei cristiani, nel corso di guerre che in Europa furono chiamate Crociate. La dinastia abbaside tramontò definitivamente nel 1248, quando Baghdad fu invasa da guerrieri mongoli.

ARTE E ARCHITETTURA

La costruzione più tipica dell’islam è la moschea (l’edificio sacro della religione islamica), che di solito possiede una o più alte torri, chiamate minareti. Spesso gli edifici erano decorati con grande ricchezza, sia all’esterno che all’interno. Le tecniche decorative includevano la calligrafia e i disegni geometrici. Le parole, incise o dipinte, erano spesso citazioni tratte dal Corano, il libro sacro dell’islam. Esempi di entrambi i tipi di decorazione dell’arte islamica possono essere ammirati nell’Alhambra, il palazzo-fortezza che si trova nella città di Granada, nel sud della Spagna. La città di Granada fu un dominio islamico fino al 1492, quando venne riconquistata dalle truppe del re spagnolo Ferdinando II.

LINGUA E LETTERATURA

In origine le popolazioni sottomesse dagli eserciti islamici parlavano una certa varietà di lingue, ma dopo la conquista esse furono unificate dalla lingua araba. L’arabo era la lingua del Corano, e divenne la lingua del governo e della legge in tutto il mondo islamico, imponendosi anche come lingua dello studio e della letteratura. Gli studiosi islamici raccolsero libri e documenti da tutte le terre conquistate e li portarono a Baghdad affinché fossero tradotti in arabo. Alcuni di questi libri contenevano storie e poemi, ed erano letti per puro piacere. Anche alcuni scrittori islamici scrissero proprie versioni delle storie e delle leggende popolari.

IL SAPERE ANTICO

Tra i molti libri raccolti nella Casa della Saggezza di Baghdad ve ne erano alcuni che erano stati scritti dagli antichi filosofi greci. Quando queste opere furono tradotte in arabo, gli studiosi islamici le lessero con grande attenzione e ne fecero fare molte copie, affinché fossero distribuite in tutto il mondo islamico. Più tardi, i monaci cristiani le tradussero a loro volta in latino, in modo che potessero essere studiate anche dagli europei. Se non fosse stato per le copie fatte dagli studiosi islamici, alcuni degli scritti di Platone, di Aristotele e di altri autori greci sarebbero forse andati perduti per sempre.

LE CONQUISTE SCIENTIFICHE

Gli uomini di scienza islamici studiarono le opere dell’astronomo greco Tolomeo e redassero una propria mappa del cielo e delle stelle. Ancora oggi molte stelle, ad esempio Alcor e Alkaid, sono conosciute con i nomi arabi che furono dati loro dagli astronomi islamici.

Gli studiosi della Casa della Saggezza e delle università islamiche studiarono anche le opere dei matematici greci e indiani. Essi iniziarono a usare i nove numeri (1-9) tradizionalmente impiegati in India e ne introdussero uno nuovo: lo zero (0). Lo zero è alla base del sistema decimale. I dieci numeri arabi (0-9) sono tuttora usati in tutto il mondo. I medici islamici studiarono, inoltre, le opere del medico romano Galeno.

Fu grazie agli arabi che gran parte dell’antico sapere si diffuse in tutta l’Europa.

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