Cicerone Sacralità del giuramento presso gli antichi

Cicerone Sacralità del giuramento presso gli antichi

Sacralità del giuramento presso gli antichi. Cicerone (versione 17 pagina 272 del libro Corso di lingua latina per il biennio 14-25)



Nullum enim vinculum ad astringendam fidem iure iurando maiores artius esse voluerunt. L. Manlio, cum dictator fuisset, M. Pomponius tribunus plebis diem dixit, quod is paucos sibi dies ad dictaturam gerendam addidisset; criminabatur etiam, quod Titum filium, qui postea est Torquatus appellatus, ab hominibus relegasset et ruri habitare iussisset. Quod cum audivisset adulescens filius negotium exhiberi patri, accurisse Romam et cum primo luci Pomponii domum venisse dicitur. Cui cum esset nuntiatum, qui illum iratum allaturum ad se aliquid contra patrem arbitraretur, surrexit e lectulo remotisque arbitris ad se adulescentem iussit venire. At ille, ut ingressus est, confestim gladium destrinxit iuravitque se illum statim interfecturum, nisi ius iurandum sibi dedisset se patrem missum esse facturum. Iuravit hoc terrore coactus Pomponius; rem ad populum detulit Manliumque missum fecit. Tantum temporibus illis ius iurandum valebat.
Gli antenati vollero che nessun vincolo per mantenere la parola data fosse più saldo del giuramento. Marco Pomponio, tribuno della plebe, citò in giudizio Lucio Manlio, essendo stato lui dittatore, poiché si era aggiunto pochi giorni per esercitare la dittatura; era accusato anche perché aveva allontanato dagli uomini il figlio Tito, che in seguito fu soprannominato Torquato, e gli aveva ordinato di vivere in campagna; si dice che il giovane figlio, dopo essere venuto a sapere che era stato procurato un processo al padre, si fosse recato a Roma e fosse giunto all’alba a casa di Pomponio. Pomponio, pensando che quello, adirato, stesse per riferirgli qualcosa contro il padre, si alzò dal letto e, allontanati i testimoni, ordinò che il giovane venisse da lui. Ma quello, non appena entrò, subito sguainò la spada e ordinò che quello gli desse il giuramento che avrebbe reso libero il padre. Pomponio giurò, costretto da questo terrore; presentò la questione al popolo e liberò Manlio. Tanto valeva a quei tempi il giuramento.
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