Castagnaccio
Questo dolce, è diffuso in tutta la provincia di Massa e Carrara e La Spezia, ma ogni zona, pur mantenendo una base comune, cambia alcuni ingredienti, dando un’ aroma diverso al prodotto finale. Ad esempio nello spezzino aggiungono del rosmarino (spesso anche a Carrara), in Lunigiana aggiungono la buccia d’arancia, a Carrara il finocchio selvatico, abbondante nelle zone delle cave e tra le vigne. Ingredienti per 4 persone: 4 etti di farina di castagne, mezzo bicchiere abbondante di olio extravergine d’oliva, un etto di uva passa, un etto di pinoli o noci (o metà di pinoli e metà di noci), un pizzico di sale, acqua o latte q.b., aromi che più vi aggradano: rosmarino o semi di finocchio selvatico o bucce di arancia. Dopo aver setacciato la farina di castagne, versatela in una ampia zuppiera, aggiungete poco per volta acqua o latte freddo mescolando con un cucchiaio di legno, fino ad ottenere un impasto ne troppo denso ne troppo molle. Mescolate con vigore (passaggio importante) per eliminare gli eventuali grumi di farina; aggiungete un pizzico di sale, l’olio d’oliva (lasciatevene un poco per ungere la teglia dove cuocerete la torta), l’uvetta già ammorbidita nell’acqua e poi strizzata, i pinoli o le noci, l’aroma scelto (il rosmarino e la buccia di arancia, vanno ridotti a pezzettini). Lasciate riposare l’impasto per una mezzora ed intanto portate il forno a 180°. Ungete la teglia (possibilmente bassa) con l’olio rimasto, versatevi l’impasto livellando la superficie con il cucchiaio di legno, raccogliete l’olio che eventualmente emerge dalle pareti laterali della teglia e distribuitelo uniformemente sulla torta aiutandovi con le punte di una forchetta. Infine guarnite la superficie con altri pinoli e infornate per 35/40 minuti, fino a quando il castagnaccio assumerà un colore bruno e la superficie mostrerà delle piccole crepe. E’ un dolce della tradizione, forse non molto raffinato ma squisito; vi consiglio di servirlo con della buona ricotta nostrana da spalmare sopra il dolce.