CANZONIERE PARAFRASI

CANZONIERE PARAFRASI

CANZONIERE PARAFRASI


Francesco Petrarca

Canzoniere

Fonte: http://it.wikisource.org/wiki/Canzoniere_(note_di_G._Leopardi)/Que’_ch’infinita_providentia_et_arte

Que’ ch’infinita providentia et arte[1]
mostrò nel suo mirabil magistero,[2]
che crïò questo et quell’altro hemispero,[3]
et mansüeto piú Giove che Marte,[4]

vegnendo in terra a ’lluminar le carte[5]
ch’avean molt’anni già celato il vero,
tolse Giovanni da la rete et Piero,
8et nel regno del ciel fece lor parte.[6]

Di sé nascendo a Roma non fe’ gratia,[7]
a Giudea sí, tanto sovr’ogni stato[8]
humiltate exaltar sempre gli piacque;

ed or di picciol borgo un sol n’à dato,[9]
tal che natura e ’l luogo si ringratia
onde sí bella donna al mondo nacque.

Note

1. Que’: colui, cioè Dio.

2. nel suo mirabil magistero: nella sua meravigliosa opera della creazione del mondo.

3. crïò: creò. questo et quell’altro hemispero: l’uno e l’altro emisfero.

4. e diede al pianeta detto Giove più benigni influssi che a quello di Marte. Opinione antica.

5. a ’lluminar le carte: a rischiarare le letture sacre; a svelare il senso delle scritture sacre.

8. e diede loro parte nel regno del cielo, cioè li fece partecipi del regno del cielo.

9. non fece a Roma la grazia di nascer quivi

10-11. sovr’ogni stato humiltate exaltar: innalzare gli umili sopra ogni condizione umana.

12-14. ed ora da una piccola terra [Caumont dove nacque Laura] ci ha fatto nascere un sole tale, che gli uomini ringraziano la Natura e il luogo che hanno prodotto sì bella donna, cioè Laura.

Parafrasi

[Dio], colui che mostrò una provvidenza e un’arte infinita con la sua meravigliosa opera di creazione del mondo, che creò l’uno e l’altro emisfero e diede a Giove la capacità di avere influssi più benevoli di Marte, si fece uomo con Cristo, per rischiarare le letture sacre [a svelare il senso delle scritture sacre]; che avevano per molti anni tenuto nascosto il loro vero significato, e distolse [gli umili] Giovanni e Piero dal loro mestiere di pescatori, facendoli partecipi del regno dei cieli; non diede a Roma l’onore di nascere in quella terra, ma in Giudea piuttosto, per far sì che fosse realizzata la sua volontà di rendere quella degli umili la condizione umana a lui prediletta! Così ora da una piccola terra [Caumont, dove nacque Laura] ha fatto nascere un sole tale, che gli uomini ringraziano la natura e il luogo che hanno prodotto una donna così bella.

 

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