BREVE BIOGRAFIA ORIANA FALLACI

BREVE BIOGRAFIA ORIANA FALLACI

BREVE BIOGRAFIA ORIANA FALLACI


Oriana Fallaci era nata a Firenze il 29 giugno 1929, negli anni del potere mussoliniano. Durante la giovinezza, lo stato politico e sociale dell’Italia ebbe un notevole influsso sulla sua vita, così come la figura del padre, un liberale contrario alla corsa al potere di Mussolini, il quale continuò l’opposizione per tutto il periodo fascista. Quando l’Italia decise di entrare attivamente nella Seconda Guerra Mondiale, Oriana Fallaci aveva poco più di dieci anni.E’ stata membro del corpo dei volontari per la libertà contro il nazifascismo. Nell’occupazione di Firenze da parte delle truppe naziste, il padre fu catturato, imprigionato e torturato, prima di essere rilasciato vivo.

A quattordici anni, ricevette un riconoscimento d’onore dall’Esercito Italiano per il suo attivismo durante la guerra. Il conflitto finì nel 1945 e di lì a poco Oriana Fallaci avrebbe deciso di diventare una scrittrice. Il ricordo del padre era molto presente.E poi il ricordo della madre, cui s’intrecciano i giorni trascorsi insieme a Alekos Panagulis, l’uomo, poeta e martire di Un Uomo (1979), cui la scrittrice è stata legata sentimentalmente. Cronista e narratrice, intervistatrice e polemista, Oriana Fallaci ha visto a distanza di decenni i suoi libri divenire bestseller, scatenando accesi dibattiti fra sostenitori e critici. La carriera di giornalista inizia non ancora diciassettenne come cronista di un quotidiano fiorentino. La sua eccezionale bravura la porta all’«Europeo», e al Corriere della Sera, come inviato speciale e poi come corrispondente di guerra: dal 1967 in Vietnam, poi nella guerra Indo-Pakistana, in Messico (1968), in Medio Oriente. In questo periodo escono i suoi primi libri: I sette peccati di Hollywood (1957), Il sesso inutile, viaggio intorno alla donna (1961), il romanzo Penelope alla guerra (1962) e Gli antipatici (1963). In seguito si è dedicata alle interviste a importanti personalità della politica, le analisi dei fatti principali della cronaca e dei temi contemporanei più rilevanti.

Fra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta, la fama della giornalista cresce, grazie soprattutto ai reportage dall’estero. Inviata in Vietnam negli anni più duri della guerra, pubblica nel 1969 Niente e così sia, che vince il premio Bancarella. Negli anni ’70 realizza celebri interviste con capi di Stato e leader politici, da Henry Kissinger a Nguyen Van Giap, da Golda Meir a Gheddafi, da Khomeini a Deng Xiao Ping. Incontri che nel 1974 verranno riuniti nel libro Intervista con la Storia (1974). I suoi libri più celebri, sospesi fra il romanzo, il reportage e il pamphlet, vendono milioni di copie. Da Lettera ad un bambino mai nato (1975), 40 edizioni solo in Italia, fino a Insciallah del 1990, superpremio Bancarella. Il libro successivo uscirà solo 11 anni dopo. È La Rabbia e l’Orgoglio, nato da un articolo per il Corriere della Sera all’indomani dell’attentato alle Twin Towers e primo capitolo di una trilogia anti-islamica, cui seguiranno La forza della ragione e Oriana Fallaci intervista se stessa. Divenuta un ideolo dei teocon italiani, la Fallaci si avvicina anche alla Chiesa cattolica. È dell’estate 2005 la notizia di un suo incontro privato con il Papa Benedetto XVI.

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