BIOGRAFIA LUDIVICO ARIOSTO
La vita LA VITA
Fu in questo periodo che Ariosto iniziò a stringere rapporti di amicizia con la famiglia dei Medici, ed in particolare con il cardinale Giovanni, che qualche anno dopo divenne Papa. Ariosto, visti i buoni rapporti, pensò che il nuovo Papa lo assumesse nella sua corte ma le sue aspettative furono presto deluse.
Ariosto è stato un letterato amante della vita sedentaria, dotato di grande saggezza, soprattutto nel campo politico, e desideroso di una vita serena atta alla difesa della sua autonomia umana e letteraria.
Le opere minori
operazione di selezione. La sua produzione lirica in volgare comprende anche 27 capitoli, cioè dei componimenti in terzine dantesche che trattavano temi politici e morali.
• Le satire
La satire è un componimento nel quale l’autore tratta diversi argomenti senza seguire unpreciso ordine cronologico. Le satire scritte da Ariosto sono molto simili a lettre indirizzare a parenti ed amici. I temi centrali delle satire scritte da Ariosto sono:
Satira I: è indirizzata al fratello Alessandro; in essa Ariosto spiega le motivazioni chelo hanno spinto a non seguire il cardinale Ippolito in Ungheria rimarcandol’incompatibilità tra un letterato e gli incarichi pratici da cortigiano;Satira II: è indirizzata al fratello Galasso e consiste in una critica – polemica alla corte papale;
Satira III: è indirizzata al cugino Annibale Malaguzzi; in essa descrive la sua condizioneal servizio del duca Alfonso rimarcando la sua autonomia;Satira IV: è indirizzata a Sigismondo Malaguzzi; in essa descrive le difficoltà incontratenel ruolo di governatore della Garfagnana;Satira V: è indirizzata al cugino Annibale Malaguzzi; in essa Ariosto fornisce una seriedi consigli atti a trovare una moglie giusta;Satira VI: è indirizzata a Pietro Bembo al quale Ariosto chiede dei consigli su comeeducare suo figlio Virginio;Satira VII: è indirizzata a Bonaventura Pistofilo; in essa il poeta motiva il suo rifiuto diandare a Roma come ambasciatore.
• Le lettere
“L’Orlando furioso”
matrimonio tra i due da cui avrà origine il casato degli Esti.
• Il motivo dell’ “inchiesta”
• Lo spazio del poema
• La struttura narrativa e la visione del mondo
• La materia cavalleresca e l’ironia
Per Ariosto, a differenza di Boiardo, la cavalleria è un mondo staccato dal suo presente mache dà piacere se vi si immedesima con l’immaginazione.Tuttavia l’ “Orlando furioso” non è un’opera fantastica; è alla base per una riflessionefilosofica sui temi del Rinascimento. L’opera si può quindi considerare un romanzo cavalleresco contemporaneo.
Per Ariosto l’immedesimazione nel romanzo cavalleresco non deve essere totale. Per ovviare all’immedesimazione totale utilizza il procedimento dello stranimento, cioè nel cambio improvviso della prospettiva dei fatti narrati. Questo procedimento può essere effettuato attraverso vari metodi: