arsenali nucleari strategici

arsenali nucleari strategici

By Edoardo Capuano – Posted on 19 dicembre 2014

Entro il 2020 la Russia rinnoverà completamente gli arsenali delle proprie forze nucleari strategiche. Lo ha dichiaratro il vicepremier Dmitrij Rogozin che cura l’industria russa della difesa.

Ciò è necessario per realizzare l’obiettivo principale, cioè quello di creare in Russia un esercito professionale compatto e mobile capace di risolvere efficacemente i compiti su qualsiasi teatro di guerra.

Il programma di riarmo dell’esercito, adottato nell’ambito della riforma militare in Russia, procede a ritmi accelerati. Stando a Dmitrij Rogozin, entro il 2020 la Russia rinnoverà le armi delle forze nucleari strategiche non al 70%, come era previsto, ma al 100%.

In questo caso l’assegnamento è stato fatto non sulla quantità ma sulle qualità fondamentalmente nuove delle armi che permetteranno di elevare la capacità difensiva della Russia anche a fronte di una riduzione del personale militare, ha fatto notare il vicepremier:

– Non ci devono essere grandi quantità di armi. Non si può, come era ai tempi dell’URSS, creare un mucchio di armamenti e poi non capire cosa farne. Ma dobbiamo creare un tale esercito compatto che possa essere trasferito su qualsiasi minaccioso campo di operazioni militari. Abbiamo un immenso paese, il più grande al mondo, ma la popolazione è relativamente poco numerosa, è come quella della Francia e della Germania prese insieme. Pertanto ci prefiggiamo di realizzare armi che permettano ad ogni soldato ed ufficiale di combattere come se ne fossero cinque. Non solo, ma tali armi devono essere capaci di tenere i soldati fuori dal campo reale del fuoco.

Per il riarmo delle forze armate lo Stato ha stanziato grandi fondi. Solo nel 2014 il Ministero della Difesa spenderà 2,3 trilioni di rubli (60 miliardi di dollari). Di questa cifra ogni quinto rublo è destinato al rinnovamento dello scudo missilistico nucleare, ha calcolato l’osservatore militare Viktor Litovkin, colonnello a riposo:

– Stanno per entrare in servizio i nuovi sottomarini strategici portamissili della classe Jurij Dolgorukij. Ci saranno in tutto 8 sommergibili di questo tipo, dotati ciascuno di 16 missili Bulava con 6 testate nucleari. In complesso abbiamo in servizio 423 missili strategici con 1494 testate nucleari. Visto che conformemente al trattato START III sulla riduzione delle armi nucleari strategiche possiamo avere 700 missili schierati ed ancora 100 nei magazzini con 1550 testate sugli stessi, è chiaro che non abbiamo di fronte il compito di ridurre le forze nucleari strategiche.

Ma queste forze vanno rinnovate. Così, il missile balistico intercontinentali Voevoda (Satan secondo la classifica della NATO) può continuare il servizio fino al 2026. Sono al limite del periodo di garanzia i missili Sotka (SS-19 Stiletto secondo la classifica occidentale). In sostituzione degli stessi viene studiato il Russia un nuovo missile balistico intercontinentale a propellente liquido Sarmat che per i suoi parametri supera il missile Voevoda. Invece dei Sotka nei silos vengono già installati missili a propellente solido RS-24 Yars. Entro la fine dell’anno in corso di missili Yars saranno dotate tre divisioni. Le moderne armi ad alta tecnologia, comprese quelle nucleari, consentiranno di garantire un’alta capacità difensiva del paese.

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