ARCHITETTURA GOTICA

ARCHITETTURA GOTICA

descrizione breve

-estremamente agile, traforata, aerea e leggera

-accentuato verticalismo→ il credente non accontentandosi della sola fede indaga il divino
-innovazioni tecniche e caratteristiche peculiari:
arco acuto o a ogiva
quando la curva dell’intradosso è composta da due archi di cerchio che si intersecano in modo da formare un vertice alla sommità. Esso è più resistente ed esercita un’azione spingente inferiore.
volta a ogiva o costolonata
-costoloni (o nervature)→ a vista, sporgenti dalla muratura, costituiscono archi perimetrali e diagonali di una campata, potendo assumere diversi profili. Tutti a sesto acuto si costruiscono, con blocchi di pietra sagomati (conci), prima ed indipendentemente dalle vele. Tutte le nervature, dai punti di raccolta degli angoli, proseguono verticalmente correndo poi a formare, con tante colonnine addossate a un corpo centrale, i pilastri, detti a fascio o polistili

GOTICO fascio o polistili
-vele→ scomparti triangolari (detti spicchi) della volta delimitati dai costoloni
arco rampante
elemento esterno all’edificio, ha la funzione di assorbire le spinte trasmesse dalle volte delle navate scaricandole su un piedritto. Esso è costituito da un arco zoppo, cioè asimmetrico, con l’estremo più alto appoggiato contro la parete e quello più basso contro un massiccio pilastro
pinnacolo
contribuisce alla statica dell’edificio aggiungendo peso, e raddrizzando così la spinta obliqua di archi e archi rampanti, ai piloni e ai contrafforti. È occasionalmente sormontato da una o più statue e si compone di un elemento piramidale svettate, arricchito da sculture e membrature architettoniche
esiguo spessore delle mura
esse sono a volte forate da vetrate
A causa di alcuni problemi di crollo nelle prime costruzioni delle cattedrali gotiche, tra gli architetti si diffonde l’usanza di tramandare album che trasmettessero le conoscenze accumulate. Il più noto tra questi è il Carnet dell’architetto francese Villard de Honnecourt.
In questo periodo il disegno diventa un importante strumento per la progettazione e per il controllo della costruzione: gli architetti gotici disegnavano secondo il metodo delle proiezioni ortogonali (abilmente rappresentavano una parete piana o una sezione; mentre trovavano difficoltà nel rappresentare una superficie curvilinea).


 

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