APPUNTI SUL ROMANTICISMO ITALIANO

APPUNTI SUL ROMANTICISMO ITALIANO

Romanticismo Italiano

Il Romanticismo inizia in Italia con le polemiche suscitate da un art. del 1816 in cui Madame de Stael invita gli italiani a tradurre Shakespeare e la nuova poesia anglosassone, al fine di superare il classicismo e il riferimento alla mitologia.

Un gruppo di letterati milanesi accoglie favorevolmente le tesi di Madame de Stael tra cui Giovanni Berchet e Ludovico di Breme. Giovanni Berchet pubblica la Lettera semiseria di Grisostomo (1816), che viene considerata il manifesto del Romanticismo italiano. Grisostomo, l’immaginario compilatore della lettera, invia ad un figlio studente la traduzione di due poemi del Burger, “Il cacciatore feroce” e la “Leonore”, e accompagna i componimenti con un discorso sui principi della nuova poesia romantica tedesca.

Alla fine della lettera, però, finge di aver scherzato e sostiene di essere un fautore dei classicisti – dei quali fa una ironica difesa – e di essere contrario alla concezione romantica. Nella parte della lettera che illustra i principi della letteratura romantica, Berchet, nei panni di Grisostomo, insiste su quelle che considera le idee basilari del nuovo movimento letterario. Innanzitutto quella della “popolarità” della poesia, cioè, della necessità che essa interpreti e si faccia portatrice dei sentimenti del popolo.

Poi chiarisce che cosa si debba intendere per “popolo”: tutti hanno più o meno vivo il senso della poesia. Fra la gente, spiega Berchet, si possono individuare tre categorie. Gli ignoranti, completamente ottusi ad ogni voce poetica, i pedanti, dotti ma privi di commozione, e la maggioranza dei lettori, che conserva spontaneo un vivo senso della poesia. Questa terza categoria rappresenta il “popolo” nel senso in cui voleva intenderlo Burger quando parlava di poesia “popolare”.

La missione del poeta è quella di commuovere, dilettare, educare, cioè una missione civilizzatrice, ma i contenuti devono essere vivi e concreti, ed espressi in forma semplice e non accademica.

Berchet introduce poi la distinzione, proposta nella poesia tedesca, fra “classici” e “romantici”. Il poeta romantico si ispira alle tradizioni del proprio tempo e della propria nazione, il poeta classico si rivolge al passato. In un certo senso, però, Omero e i tragici greci sono stati dei “romantici”, perché non si sono rivolti ad una tradizione letteraria precedente.

Ma, ciò che è più importante, il concetto dell’imitazione, continua il Berchet, è stato abbattuto dal Romanticismo che pratica l’imitazione diretta della natura, e non l’imitazione di un altro scritto. E’ caduto così il principio di autorità dei modelli ed è venuta meno anche la necessità di rispettare strettamente delle regole. Per questo il Romanticismo riconosce ai poeti la facoltà di mescolare liberamente i generi

Il gruppo romantico fa poi riferimento al periodico Il Conciliatore (1818-19). Le parole “modernità” o “Romanticismo” significavano per questi italiani un rinnovamento non solo della letteratura ma anche della vita sociale e politica in generale. La rinascita della letteratura doveva portare all’unificazione e alla liberazione dallo straniero. Il periodico venne soppresso dalla censura austriaca. Tuttavia, la condanna della mitologia classica, ereditata, quest’ultima, dall’Arcadia del ‘700, e l’invito a trattare temi della storia italiana (poesia patriottica, cristiana e utile), sortirono il loro effetto.

Caratteri del Romanticismo italiano

Il Romanticismo italiano non approfondì i principi rivoluzionari del Romanticismo tedesco, ovvero l’assoluta libertà di ispirazione e di espressione, il primato della fantasia, il concetto di individualità e dell’originalità dell’opera d’arte, però accettò completamente il principio del vero come argomento di poesia: le fonti della poesia dovevano essere la storia la religione, le tradizioni popolari, i problemi e i sentimenti dell’uomo moderno. Inoltre, i romantici italiani, in linea con la poetica romantica, proposero l’uso di un linguaggio semplice, chiaro, comprensibile e popolare. Infine, il Romanticismo italiano ebbe fortissimo carattere patriottico, cioè la lotta contro lo straniero per l’unità e la libertà italiana.