ANEDDOTI SULLA SPREGIUDICATA GIULIA FIGLIA DI AUGUSTO

ANEDDOTI SULLA SPREGIUDICATA GIULIA FIGLIA DI AUGUSTO


Aneddoti sulla spregiudicata Giulia, figlia di Augusto

Venerat ad Augustum licentiore vestitu et oculos offenderat patris tacentis.Mutavit vestem suam postero die et laetum patrem affectata severitate complexa est.At ille,qui pridie dolorem suum continuerat,gaudium continere non potuit et:”Quantum hic cultus-inquit-in filia Augusti probabilior est!”.Non defuit patrocinio suo Iulia his verbis:”hodie enim me patris oculis ornavi,heri viri”.
Iulia mature habere inceperat canos capillos,quos legere secrete solebat.Subitus interventus patris oppressit ornatrices.Dissimulavit Augustus,deprehensis super vestem canis capillis,et aliis sermonibus tempore extracto,induxit aetatis mentionem interrogavitque filiam utrum post aliquot annos cana esse mallet an calva;et cum illa respondisset:”ego,pater,cana esse malo”,sic filiae obiecit:”quid ergo istae ornatrices te calvam tam cito faciunt?”

TRADUZIONE

Si era presentata ad Augusto (soggetto, la figlia Giulia) con un abito troppo spregiudicato e non era stata gradita (lett. aveva urtato gli…) agli occhi del padre, silente. Il giorno dopo si cambiò d’abito e con affettata serietà abbracciò il padre, lieto. Ma egli, che il giorno prima aveva represso il proprio dispiacere, non poté trattenere la contentezza, e disse: “Quanto più è apprezzabile questo abbigliamento nella figlia di Augusto!” Non si sottrasse alla propria difesa la figlia con queste parole: “Oggi mi sono fatta bella agli occhi del padre, ieri a quelli dell’uomo.”
Giulia aveva cominciato presto ad avere capelli bianchi, che era solita [farsi] strappare di nascosto. Un’ improvvisa apparizione (lett. “sopravvento”) di Augusto colse di sorpresa le pettinatrici. Augusto fece finta di nulla, e, scorti sopra all’abito capelli bianchi, dopo aver preso tempo con altri discorsi, fece cenno all’età e domandò alla figlia se preferisse, di lì ad alcuni anni, essere canuta oppure calva; e poiché essa aveva risposto: “Io, padre, preferisco essere canuta”, fece questa obbiezione alla figlia: “Perché dunque codeste pettinatrici ti rendono calva così presto?”