ANASSAGORA

ANASSAGORA

Alla fine del VI secolo, la fascia ionica subisce la dominazione persiana. I Greci in seguito liberarono la zona imponendo il controllo politico ed economico, spostando il centro della cultura dell’epoca da Mileto ad Atene. Con le Poleis si evidenziano nuovi bisogni culturali e si erge la figura di Pericle e del suo amico e consigliere Anassagora. La filosofia di Anassagora fa da cerniera tra demos e aristocrazia: egli venne processato per empietà dai nemici di Pericle e fu costretto a lasciare Atene. Anassagora visse in contemporanea con Parmenide massimo esponente della scuola di Elea, centro culturale della filosofia aristocratico-sacerdotale.

Filosofia di Anassagora

Anassagora fu processato a causa delle sue idee sulla cosmogonia (nascita del cosmo).Con lui si passa dal concetto di arche (materia) a quello di “grande padre” (principio).Per Anassagora, era il Nous, sostanza sottile non mischiata con le omeomerie  e che possiamo identificare con l’intelletto. Sul Nous i filosofi odierni sono discordi: secondo alcuni è divino, per altri è un principio fisico. Più probabilmente Anassagora non concepiva la differenza tra queste teorie ma sicuramente non immaginava il Nous come antropomorfico ma come una sorta di proiezione di un principio sottile nella realtà ,immanente, in contatto diretto con la materia.

Inesistenza del vuoto

Anassagora non concepisce l’esistenza del vuoto e dice che tutto è pieno di omeomerie, che sono ovunque.  Inoltre le omeomerie sono divisibili ad oltranza. Per gli antichi greci il vuoto era costituito semplicemente da “non essere”.

Encefalocentrismo

Per il filosofo la sede del pensiero era il cervello e l’intelligenza degli umani aveva dovuto all’interazione tra cervello e capacità motorie (uso delle mani soprattutto). Questo pensiero si contrapponeva al concetto di cardiocentrismo

L’opera di Anassagora

Anassagora, la cui opera è stata trasmessa da vari dossografi ,quali Aezio, ipotizzava le omeomerie come principio delle cose. Esse erano dappertutto e in ogni cosa si trovavano tutte le omeomerie esistenti (chiamate semi) che, secondo il filosofo, erano infinite. Infatti, per Anassagora, in ogni cosa che mangiamo si trovano anche omeomerie del nostro corpo, che lo accrescono. Queste particelle, si possono cogliere solo con l’intelletto, perchè non è possibile concepirle con l’esperienza sensoriale. Era anche impossibile che qualcosa si generasse dal “non essere” e immaginava uno stadio dove tutte le omeomerie giacevano mischiate fra di loro. Il Nous (intelletto) aveva il compito di porle in ordine e di separarle.