AMOR CHE MECO AL BUON TEMPO TI STAVI

AMOR CHE MECO AL BUON TEMPO TI STAVI

-DI FRANCESCO PETRARCA-


Amor, che meco al buon tempo ti stavi
fra queste rive, a’ pensier’ nostri amiche,
et per saldar le ragion’ nostre antiche
meco et col fiume ragionando andavi;

fior’, frondi, herbe, ombre, antri, onde, aure soavi,
valli chiuse, alti colli et piagge apriche,
porto de l’amorose mie fatiche,
de le fortune mie tante, et sí gravi;

o vaghi habitator’ de’ verdi boschi,
o ninphe, et voi che ‘l fresco herboso fondo
del liquido cristallo alberga et pasce:

i dí miei fur sí chiari, or son sí foschi,
come Morte che ‘l fa; cosí nel mondo
sua ventura à ciascun dal dí che nasce.


Parafrasi

Amore, che nei tempi andati stavi con me fra queste sponde, che conoscevano i nostri pensieri e per pareggiare i nostri antichi conti andavi parlando con me e con il fiume; fiori, fronde, erbe, insenature, onde, dolci venti, valli chiuse, alte colline e luoghi sereni, rifugio delle mie fatiche d’amore, delle mie alterne e dolorose vicende; o uccelli, graziosi abitanti dei boschi verdeggianti, o ninfe e voi pesci che trovate rifugio e nutrimento nel fondo erboso e fresco del fiume trasparente, le mie giornate allora erano così chiare e ora sono così cupe, come dominate dalla Morte: così, nel mondo, ogni uomo fin dal giorno in cui nasce ha il suo destino.

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