ALLA SERA ANALISI UGO FOSCOLO

ALLA SERA ANALISI UGO FOSCOLO

ALLA SERA ANALISI UGO FOSCOLO


Forse perché della fatal quiete fatal quiete
tu sei l’immago a me sì cara vieni
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,

e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all’universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch’entro mi rugge

LINGUAGGIO

Questa poesia è scritta in endecasillabi. Ci sono quattro strofe, le prime di quattro versi e le ultime due  di tre versi. Questa struttura viene chiamata “Sonetto”.   Le rime sono alternate .

Ci sono delle personificazioni: la sera è personificata per tutta la poesia, perché il poeta le parla come ad una persona, e si dicono di lei le cose che si direbbero solo di un essere umano. Per esempio: le nuvole “Ti corteggian liete’’,   come se la sera  fosse una donna da corteggiare, oppure ‘’Sempre scendi invocata”. “Reo tempo”, cioè ‘’Tempo malvagio’’ è una personificazione della storia, come se la storia potesse essere buona o cattiva. ‘’Tenebre inquiete’’ è una personificazione delle tenebre.

Ci sono delle metafore: ‘’Spirito guerrier’’ vuol dire carattere duro e forte. E’ come se si potesse immaginare l’anima del poeta come un guerriero pronto a battersi. ‘’Nulla eterno’’ e  ‘’Fatal quiete’’ sono metafore della morte: Foscolo vuole rappresentare la morte come qualcosa di calmo ed eterno, dove tutto sparisce per sempre.

Ci sono degli enjambement forti ai versi: 5-6, 7-8, 10-11, 13-14. Gli enjambement sono molti e i punti sono pochi perché il poeta vuole far scorrere il discorso come se non fosse diviso in versi: vuole far sentire poco le rime.

Ci sono delle ripetizioni: ‘’E quando’’ viene ripetuto due volte perché introduce due immagini diverse della sera.

C’è l’allitterazione della S che richiama il titolo (‘’Alla sera’’) e della R. 

SIGNIFICATO

Questa poesia è pessimista perché fin dall’inizio il poeta desidera morire. Questo ci fa notare (insieme all’ultimo verso “Spirito guerriero”) un aspetto del carattere di Foscolo: è un uomo forte e non ha paura della morte, anzi, la accetta.

Tutta la poesia è un grande paragone tra la sera e la morte.

1)      Perché alla sera, quando ci si addormenta, ci si dimenticano  gli affanni del giorno, e anche nella morte ci si dimenticano i problemi della vita.

2)      Perché il buio della sera fa pensare al buio della morte e della tomba.

3)      Perché la sera, come la morte è quiete e silenzio: il giorno, come la vita, è pieno di movimento, ma la sera scende finalmente il silenzio in cui ci si può riposare

4)      La sera è la fine del giorno, e così la morte è la fine della vita.

Per Foscolo dopo la morte non c’è nulla,lui non crede nell’aldilà: però crede che, come nel sonno c’è riposo senza pensieri, così anche nella morte non ci sarà nessun ricordo della vita, ci sarà solo il nulla e quindi non si soffrirà più.

Per Foscolo la morte rappresenta il desiderio di riposo da un periodo molto duro della sua vita, in cui è stato esiliato, è stato deluso dal comportamento di Napoleone ed ha visto cadere tutti i suoi ideali ( per questo parla  di quel periodo di vita come di “Reo tempo”). Inoltre per  Foscolo la morte è anche speranza di tornare a casa poiché non può tornare né a Venezia né a Zacinto da vivo,spera di esserci almeno sepolto da morto, così sua mamma e i suoi amici potranno almeno venire a trovarlo al cimitero e ricordarsi sempre di lui (per Foscolo infatti la tomba aiuta a ricordare la persona cara). Ma forse nel finale c’è anche un po’ di rimpianto per quella forza, quello “Spirito Guerriero” che gli causa tanti dolori, ma lo fa sentire vivo.