ALFONSO GATTO IL GIOCO PARAFRASI
di alfonso gatto
Ad una montagna dura, scoscesa,
diritta sullo specchio verde del mare, mi sono aggrappato in una difesa panica, con le mani strette alle rare erbe che schiantano senza colore. Non vedo oltre le mie braccia artigliate dall’istinto: risento con terrore la gioia di cadere, abbandonate le membra nel vuoto facile e teso. Ma mi raccolgo, non grido: la voce mi ridarebbe il senso del mio peso. |
in una difesa panica: in una difesa dettata dal senso di angoscia. con le mani… colore: aggrappato con le mani ai radi e incolori (perché secchi) ciuffi d’erba. artigliate dall’istinto: trasformate, dall’istinto, in artigli. risento …cadere: il poeta immagina la caduta nel vuoto con terrore e insieme con gioia, con un senso di liberazione e sollievo. Ma… peso: in uno sforzo estremo il poeta si raccoglie in se stesso e non grida, perché udire la propria voce equivarrebbe a riacquistare la coscienza del proprio peso, il che lo porterebbe a precipitare. |