DONNA CHE CUCE PARAFRASI

DONNA CHE CUCE PARAFRASI

Giovan Battista Marino


È strale, è stral, non ago

quel ch’opra in suo lavoro

nova Aracne d’Amor, colei ch’adoro;
onde, mentre il bel lino orna e trapunge,

di mille punte il cor mi passa e punge.

Misero! E quel sì vago

Sanguigno fil che tira

Tronca, annoda, assottiglia, attorce e gira

La bella man gradita È il fil de la mia vita.


PARAFRASI


È una freccia, una freccia, non un ago qualunque

quello che usa nel suo lavoro domestico

la nuova tessitrice d’amore, quella che io adoro;

con cui, mentre ricama e lavora sulla bella tela,

punge e trafigge il mio cuore con mille punte.

Povero me! E quel grazioso

filo rosso che tira

taglia, annoda, assottiglia, attorciglia e ritorce

la bella mano che io amo

è il filo della mia vita.