RICERCA SU GIUSEPPE GARIBALDI

RICERCA SU GIUSEPPE GARIBALDI

Garibaldi nacque a Nizza Marittima nel 1807 e morì a Caprera nel 1882. Nel 1834 a Marsiglia
Garibaldi incontrò Mazzini che gli disse di entrare nella Marina da guerra piemontese, per fare una rivolta
in Piemonte, ma questa impresa fallì. Garibaldi andò in Brasile, dove rimase dal 1835 fino al 1848,
combattendo presso il Rio Grande, in Argentina e Uruguay. Nel 1848 inizia la prima guerra di
indipendenza e Garibaldi ritorna in Italia e viene nominato generale da Carlo Alberto, il Re di Sardegna.
Garibaldi e i suoi volontari il 15 agosto 1848 vincono a Varese. Poi Garibaldi va a Roma per difendere la
Repubblica romana dai Francesi che la stanno attaccando. La difesa di Roma (3 giugno – 1° luglio 1849)
mette in una luce particolare le doti militari di Garibaldi. Caduta la Repubblica, egli abbandona la città
perché vuole andare a Venezia. Si rifugia a San Marino il 3 luglio. Attaccato da navi austriache, sbarca
sulla costa di Magnavacca (ora Porto Garibaldi). Nel frattempo muore sua moglie Anita, il 4 agosto.
Attraverso l’Emilia Romagna e la Toscana Garibaldi riesce a raggiungere il Piemonte. Comincia il suo
secondo esilio il 6 settembre. Ricomincia a navigare nell’America centrale. Garibaldi ritorna in Inghilterra
a Londra e rincontra Mazzini nel 1854. In seguito a un colloquio segreto con Cavour il 3 agosto 1856
dichiara pubblicamente di voler mettere a base dell’unità italiana la monarchia e aderì alla Società
Nazionale. Prima dell’inizio della seconda guerra di indipendenza, il 2 marzo 1859, Garibaldi si incontra
con Cavour per mettersi d’accordo sui volontari; in quell’occasione conobbe Vittorio Emanuele II. Al
comando dei Cacciatori delle Alpi vince il generale Urban sotto Varese il 26 maggio 1859 e a San Fermo
il 27 maggio. Vuole ingrandire il movimento rivoluzionario nelle Marche, in Emilia Romagna, in
Toscana, Parma e Modena, ma viene richiamato da Vittorio Emanuele e si ritira a Caprera. Nella notte del
5 e 6 maggio del 1860 i mille partono da Quarto per sbarcare in Sicilia, a Marsala, per combattere contro i
Borboni.

Il 27 maggio conquistano Palermo e il 2 luglio vincono a Milazzo, il 19 agosto passano lo stretto di
Messina.

Entrano a Napoli il 7 settembre e combattono al Volturno il 1° e il 2 ottobre. Infine Garibaldi si incontra
con il re Vittorio Emanuele II a Teano il 26 ottobre.

Nel 1862 Garibaldi cerca di conquistare Roma ma viene catturato nell’Aspromonte. Viene liberato nel
1864, lascia Caprera e va a Londra dove incontra Mazzini. Nella terza guerra di indipendenza vince gli
austriaci a Monte Suello il 3 luglio e a Bezzecca il 21 luglio 1866. Nel 1867 per la seconda volta cerca di
conquistare Roma, ma viene sconfitto dai soldati francesi a Mentana. Viene imprigionato e portato a
Caprera, da dove partì solo per partecipare alla difesa della Francia in guerra con la Prussia.

 

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